L’evento sancisce ormai per tradizione l’inizio dell’estate della Riviera Romagnola e rappresenta un momento atteso ed imperdibile per marignanesi, turisti e visitatori che ogni anno affollano vicoli e piazze in attesa di incontrare magiche presenze, assaggiare prodotti tipici e specialità incantate e perdersi nel mercatino tra erbe, spezie e magiche pietre. Per proseguire, dopo le celebrazioni del Trentennale la tradizione dell’evento e vestirla di novità, si è scelto di tornare appunto all’acqua, secondo dei quattro elementi fondamentali, dopo il fuoco, cardine per la cultura romagnola.
Numerosi sono infatti, nella tradizione romagnola, i riferimenti al valore rituale dell’acqua, che, in questa magica notte, ha spesso la forma della rugiada che si stende sui campi ed è ritenuta pura e portentosa come null’altro.
Si riteneva infatti fosse in grado di sanare, al semplice contatto, i mali dell’uomo e di rendere efficaci, per i diversi usi, le erbe e le essenze vegetali.
L’acqua nella Notte di San Giovanni acquista dunque un potere magico-terapeutico. Lo testimonia per esempio la notissima “Acqua di San Giovanni”, preparata con diverse erbe nella magica Notte ed esposta all’aperto, con caratteristiche che hanno del portentoso…
Proprio per questo nel dialetto si è soliti dire “La guaza ad San Zvan la guaress ogni malan” (la rugiada di San Giovanni guarisce ogni malanno).
È ben noto poi, come l’acqua influenzi gli influssi lunari… Per questo i temi che scandiranno questa nuove edizione, facendola nuova, sono appunto l’ACQUA e la LUNA.